30elode: LORIS MANDELLI
30elode…per il Team di Affari&Sport
Continua 30elode”, (giorno di pubblicazione 30 di ogni mese) e perché questo è il voto che vogliamo dare e che si meritano i nostri atleti testimonial del team Affari&Sport il negozio specializzato running con sede a Villasanta e Lecco oltre al nuovo store di Ballabio 2410.
Questo mese a meritarsi il 30elode di Affari&Sport è Loris Mandelli.
LORIS MANDELLI: “Ispirato dall’oro di Stefano Baldini, però oggi mi affascina…”
Ha iniziato a fare atletica nel 2004 ed è stato amore a prima vista. Da quel momento non ha più smesso di correre dilettandosi in tutte le discipline possibili, dal mezzofondo veloce fino alla maratona. La corsa è parte integrante della sua vita, indipendentemente dai risultati ottenuti.
Parlaci subito del tuo 2018. Com’è andato quest’anno?
“Tante gare e tanti bei piazzamenti. Il 2018 è stato ricco di soddisfazioni personali dal punto di vista dei risultati, anche se avrei voluto ritoccare qualche personale in più. Al tempo stesso ho concluso due maratone con esiti differenti: Milano in un ottimo 2h26’ ed il titolo di Campione Regionale Lombardo; Venezia in un modesto, sulla carta e per i miei standard, 2h37’, prestazione compromessa a causa del forte vento contrario e, soprattutto, dell’acqua alta trovata negli ultimi km”.
Cosa fai nella vita e come coniughi la tua attività con la corsa?
“Lavoro presso la sede italiana della multinazionale tedesca Pepperl+Fuchs, azienda attiva nel mercato dei sensori e nella produzione di tecnologie di protezione contro le esplosioni dei componenti elettrici. Mi occupo della contabilità aziendale, mentre una volta uscito dal luogo di lavoro mi fiondo sulla corsa. Solitamente riesco ad avere circa 2h di tempo da dedicare alla mia passione più grande prima di rientrare per cena”.
La tua gara preferita?
“Ogni gara dove riesci ad esprimerti al meglio lascia un segno dentro di te. Al momento la Verona Marathon, dove ho corso per la mia prima volta i 42km e dove ho ottenuto 2h25’, un tempo finale insperato rispetto alla vigilia. Ho preso parte a tante altre manifestazioni svolte in contesti affascinanti, ma molte volte ero talmente concentrati sugli avversari e sul ritmo da tenere che i luoghi attraversati sono passati, purtroppo, in secondo piano”.
La tua vittoria più bella e desiderata?
“La “Mezza del Castello” di Vittuone nel 2016, dato che è stata la prima vittoria sulla distanza dei 21km ed è stata anche la prima volta in cui ho tagliato il traguardo in meno di 1h10’. Inoltre la gara è stata combattuta fino all’ultimo respiro, dato che soltanto negli ultimi 200 metri sono riuscito a staccare i miei due avversari di giornata. Per quanto riguarda i miei desideri, sicuramente ottenere un titolo italiano sarebbe un sogno, così come vincere maratone o gare prestigiose. Chiaramente questo dipende da me stesso, perché è necessario che migliori ancora molto per poter essere competitivo e poter puntare a determinati obiettivi”.
Come hai reagito alla tua delusione più grande?
“Quest’anno sicuramente la Stralugano, dove ero arrivato carico e con una buona condizione per poter puntare al personale sui 21km. Probabilmente ho esagerato nella prima parte di gara anche se per tentare un record vanno presi anche dei rischi. Sicuramente ha inciso il forte caldo di fine maggio, fatto sta che dal 18km le energie si sono esaurite e sono giunto al traguardo per miracolo. La voglia di ritirarmi era veramente forte, visto che faticavo a respirare ed a correre con scioltezza. Dagli errori, però, si può sempre prendere lezione per le volte successive”
Il tuo prossimo obiettivo?
“Poco tempo fa ho coronato il sogno fanciullesco di correre una Maratona. Visto il buon tempo ottenuto penso che in futuro preparerò altre gare su questa distanza, magari cercando di limare ancora di più il mio personale”.
Il tuo allenamento preferito:
“Negli allenamenti sono abbastanza metodico e tra tutti apprezzo sicuramente il medio ed il fartlek, entrambi in grado di dare un’ottima preparazione dal punto di vista aerobico e di contribuire al miglioramento del proprio motore”.
La frase che ti identifica?
“Il vero coraggio è ammettere i propri errori e avere l’umiltà di conoscere i propri limiti”
La distanza che prediligi?
“Sono indeciso tra 10 e 21km, più semplici e meno stressanti da preparare in confronto dei 42km, distanza che richiede grande costanza negli allenamenti ed il minimo margine di errore sia in fase di preparazione che nella gara stessa. Un errore lo si può pagare a caro prezzo. Forse anche per questo motivo la maratona resta comunque la distanza che, una volta giunto al traguardo, ti lascia maggiori ricordi e soddisfazioni personali”.
Perché…Affari&Sport?
“Affari&Sport credo sia una delle realtà più vincenti nel mondo della corsa. Oltre alla competenza dello staff presente in negozio per quanto riguarda la scelta di scarpe ed abbigliamento, A&S è presente in veste di sponsor in quasi tutte le gare della nostra zona. Inoltre Affari&Sport organizza numerosi corsi di allenamento per gli appassionati del running, un qualcosa che va oltre il semplice negozio e che sottolinea la passione del titolare Michele Cecotti e dei suoi collaboratori verso questo sport sempre più diffuso. So di non essere un fenomeno come tanti altri atleti del Racing Team di Affari&Sport, ma far parte di questo gruppo mi ha fatto capire che con l’impegno e la costanza si possano conquistare traguardi inaspettati!”.
La tua scarpa?
“Indubbiamente Mizuno Wave Rider. Le trovo ottime e versatili, utili sia per gli allenamenti lunghi che per le ripetute più veloci da svolgere su asfalto o sterrato”.
Cosa ti ha dato e cosa ti ha tolto la corsa?
“Molto tempo libero lo dedico alla corsa, ma senza di essa forse non saprei come occupare quel tempo. Diciamo che correre mi dà stimoli positivi ogni giorno ed il variegato mondo del running mi porta a conoscere ed incontrare nuove persone in ogni occasione. Sono felice di ricevere complimenti dalla gente che spesso non conosco neppure, un qualcosa che gratifica ancor di più i risultati ottenuti”.
Il campione che ammiri?
“In primis Stefano Baldini, la sua vittoria alle Olimpiadi di Atene nel 2004 ha suscitato in me fortissime emozioni. Avevo iniziato a fare atletica da soli due anni e in quel momento ho pensato: “un giorno devo fare anch’io una maratona”. Tra gli attuali sono invece affascinato da Eliud Kipchoge, una vera macchina capace di correre 42km con una costanza impressionante ed a ritmi che non considero umani”.
Continuerai a correre finché…
“In fondo corro perché mi piace e mi fa stare bene con me stesso. Una sorta di valvola di sfogo contro lo stress e le ansie di ogni giorno. Al momento è una passione alla quale è difficile rinunciare”.