30eLode per tutti quelli che sanno che dovranno resistere: Il running (e non solo) ai tempi del COVID-19
Questo mese 30eLode di Affari&Sport, in genere dedicato ad un atleta del Team Racing di Affari&Sport che si è contraddistinto particolarmente, è invece per tutti noi. Runner e non runner. Amici e non amici. Simpatici e antipatici.
Marzo 2020. Che mese… Ce lo ricorderemo per sempre, quando diremo ‘ai tempi del coronavirus’. Giorni bui per il mondo intero, l’ombra del coronavirus resta su chi lo ha (quasi) sconfitto, su chi vi è ancora alle prese e chi lo attende al varco, più o meno preparato a difendersi.
Tempi difficili anche per chi è abituato a praticare sport, non importa quanto e quando, dove e perché, se da solo o in gruppo. Ora l’ordine è tassativo: tutti in casa a prevenire la diffusione del contagio che significa niente attività ricreative, intese come strumento di socializzazione, a scopo propriamente sportivo o anche distensivo anti-stress.
IL DOMANI – In proiezione davanti a noi, all’orizzonte che appare ancora lontano, un futuro complesso, sarà una ripartenza per l’economia e, come un runner dopo un lungo infortunio, la strada sarà faticosa, lenta e lunga, ma i piccoli traguardi e la voglia di farcela ci permetteranno di rialzarci, di rimettere in moto una macchina un po’ sgangherata e tornare a farla viaggiare ad alta velocità. L’Italia, gli italiani, i runner e anche i non runner ce la possono fare.
Sembra passata una vita, invece era solo l’altro ieri, basta ricordare il primo decreto che già sabato 22 Febbraio impartiva il divieto di manifestazioni sportive in Lombardia, Veneto e nella provincia di Torino, inizialmente solo fino al 1 Marzo, poi esteso all’8 Marzo e a tutta Italia, per capire quanto il mondo dello sport sia stato subito oggetto di attenzione e strategia per prevenire la diffusione di questo bastardo virus che ci ha sconvolto l’esistenza.
Il mondo delle competizioni di running è una macchina economica enorme e già ora è in grande difficoltà. I costi che gravitano intorno ad una gara sono tanti e tutti fonte di un lavoro per tanti, così come gli introiti legati alla vendita di integratori, abbigliamento e calzature, fisioterapia e prestazioni mediche svariate, attività mediatica, pubblicità e giornalismo, servizi di cronometraggio e foto e tanto altro ancora. Ripartirà tutto questo? La risposta non può che essere SI’, dobbiamo crederci.
SPORT SEMPRE – In questo periodo i runner hanno trasformato la loro ora d’aria in un’ora in cantina o in balcone, tapis roulant, rulli o la spin bike, poco importa. Basta muoversi un po’. Per evitare di stare troppo sul divano a mangiare di continuo e seguire i TG che non fanno che aumentare lo stato d’ansia. Sport sempre e comunque quindi. Per trovare una sorta di isolamento positivo che aiuti a scaricare la tensione dell’isolamento sociale, per continuare a perseguire il proprio obiettivo, o almeno sognare un obiettivo per quando tutto ripartirà.
Intanto imperversano le polemiche, nonostante il decreto governativo non vieti l’attività sportiva, ovviamente con le dovute precauzioni perfettamente indicate nello stesso e persino pareri di medici che al contempo sono magari anche runner (e che runner, categoria Top) convergono nell’affermare che correre può farci solo del bene.
Tuttavia, in tanti non sono d’accordo perché si porrebbe a rischio la propria salute, si potrebbe incappare in un incidente/infortunio e allora si intaserebbero i presidi di emergenza, non si avrebbe rispetto di chi è al lavoro in reparti di sofferenza e tanto altro ancora. Una diatriba da “zero a zero palla al centro”, ognuno con la propria opinione che non vacilla.
Un marzo anomalo, dove ognuno ha provato a barcamenarsi alla ricerca di un nuovo equilibrio fatto anche della propria “ora d’aria”, che sia in casa col tapis, sul balcone, in giardino o in terrazza, all’alba in strade desolate facendo ben attenzione a calcolare il metro di sicurezza.
In tutta Italia hanno imperversato i webinar, i flashmob che ci hanno dato la vaga illusione di poter mantenere una forma di socialità, magari col vicino di casa con il quale non abbiamo mai avuto interesse ad avere uno scambio di opinione. Nel frattempo arrivano gli aiuti da altre nazioni e i rifiuti da altre ancora, seguiamo l’evoluzione della pandemia e ci chiediamo quando finirà, quando potremo ricordare questa esperienza come un brutto periodo della nostra vita, quando smetteremo di leccarci le ferite (ormai profonde per tutti) di questo strazio.
Sopravviveremo, certo, ma sarà veramente dura far ripartire tutto questo.
Per questo 30eLode di Affari&Sport di questo tristissimo marzo 2020 è dedicata a tutti noi che stiamo resistendo con la speranza di poterci rimboccare presto le maniche per ricominciare, con la consapevolezza che oggi dobbiamo gettare il seme della forza di cui avremo bisogno domani, dobbiamo tirare fuori grinta e caparbietà ed esser pronti ad accettare qualche limite con l’obiettivo di tornare a superarlo. Ma siamo runner, siamo capaci.