30elode – ROBERTO CELLA E’ IL CAPITANO DEL TEAM AMBASSADOR DI AFFARI&SPORT
Inauguriamo oggi una nuova rubrica, l’abbiamo voluta chiamare “30elode”, perché la pubblicheremo il 30 di ogni mese e perché questo è il voto che vogliamo dare e che si meritano i nostri atleti testimonial del team Affari&Sport il negozio specializzato running con sede a Villasanta e Lecco oltre al nuovo store di Ballabio 2410.
Attraverso 7 domande (il nostro Settebello!) conosceremo meglio il nostro campione. E non potevamo partire che da lui, Roberto Cella, portacolori della Euroatletica 2002, atleta Brooks e capitano in pectore del team Affari&Sport.
Roberto Cella, una passione nata in…Arena
1. La corsa è stata il…primo amore?
«Ho iniziato come molti con il calcio, ma sì dai posso dire che è stata il mio primo amore. Avevo 13 anni quando ho iniziato partecipando a una corsa del mio quartiere. Poi, spinto da un mio vicino di casa ho cominciato a frequentare l’Arena Civica di Milano. Sono stato tesserato per la Pro Sesto Atletica fino al passaggio nella categoria Master e sono stato fortunato: sono stato allenato da Coach Carlo Venini, un grande allenatore e un grande uomo. La storia dell’atletica è passata anche da lui. Mi ha insegnato tantissimo.»
2. Di padre in figlio: hai fatto fatica a convincerlo a seguire le tue… orme?
«Nessuna fatica! I miei figli mi hanno sempre seguito sui campi quando mi allenavo: quando erano piccoli, giocavano nella buca della sabbia. Per loro iniziare a fare atletica è stata una conseguenza naturale. Sui campi di gara, tra l’altro, ho costruito anche le mie amicizie e ho conosciuto la donna che poi è diventata mia moglie. Veronica, ora, allena i bambini e Mattia mio figlio è un ottimo quattrocentista.»
3. Strada o sterrato: quale per te ha più fascino?
«Ho gareggiato su pista, strada e nei cross, ma questi ultimi li ho sempre sofferti. Ora li corro, perché mi divertono molto, ma nella mia personale classifica vince di gran lunga la strada.»
4. C’è una gara che non ti scorderai mai?
«Sono 41 anni che corro e, ovviamente, ho partecipato a tantissime gare. Quella che più mi ha colpito, e in maniera contrastante, però, è stata la maratona. La prima volta che l’ho affrontata mi ha respinto. Dopo mesi di preparazione, in ritiro a S.Moritz, e aver ritoccato i personali sui 10.000 in pista e sulla mezza (1:07’40’’), ho preso il via nella 42km di Firenze. Dopo un passaggio importante alla mezza, al 30° km mi sono fermato. È stata una delusione incredibile, che mi ha segnato profondamente, tanto da avere un rifiuto al solo pensiero di prepararla. Finché, per festeggiare i miei 50 anni, ho deciso di provarci di nuovo, e nella maratona di Milano 2014 ho fatto 2:45’, vice campione italiano. Si è chiuso così il cerchio.»
5. Quali sono i tuoi obiettivi per il 2018?
«Ho due grandi obiettivi. Il primo è divertirmi, il secondo è scoprire il mio limite che, vista l’età, ogni anno è sempre più basso.»
6. Come è nata la tua collaborazione con Affari&Sport?
«Fino allo scorso anno ero l’organizzatore del Trofeo Sempione. Mi sono sempre occupato anche della ricerca di aziende sponsor ed è per questo che ho conosciuto Michele (Cecotti, il titolare di Affari&Sport, ndr) e il suo allora piccolo negozio di Villasanta. Sto parlando della metà degli anni novanta.
Per promuovere la sua attività Michele mi forniva dei completini brandizzati A&S, da indossare alle gare. E questo per un paio di stagioni: io partecipavo alle competizioni, andando sempre a podio, e davo informazioni sul negozio.»
7. E dai quei primi passi come sei diventato il capitano del team Affari&Sport?
«Michele, via via, si è specializzato e focalizzato sempre più sul running. Nel frattempo Brooks decise di lanciare una campagna pubblicitaria investendo sui “local heroes”, ovvero atleti scelti direttamente dal negozio, ma co-sponsorizzati da Brooks per la diffusione capillare dei loro prodotti sul territorio. A quel punto abbiamo colto l’occasione e sono diventato a tutti gli effetti il primo atleta del negozio. Tra l’altro tuttora sono un atleta Brooks. Con Michele abbiamo poi deciso di sostenere altri atleti, anche forti, che potessero promuovere il negozio. Con l’intervento di altri brand siamo riusciti ad allestire un racing team importante. Sono di fatto diventato il capitano, consigliere di Michele sulla scelta degli atleti da includere ogni anno nel team.»